L’insolita presenza dei pappagalli testimoni in aula solleva dubbi sull’affidabilità delle prove portate da… becchi parlanti
- Due pappagalli a Istanbul hanno ripetuto frasi compromettenti che hanno insospettito un marito
- L’uomo ha avviato una causa di divorzio, citando i volatili come “testimoni” dell’infedeltà della moglie
- I pappagalli sono stati fotografati davanti al tribunale, attirando attenzione mediatica
- La questione ha riaperto il dibattito sull’affidabilità delle testimonianze animali nei processi legali
- Sarà il giudice turco a stabilire se le frasi pronunciate dai pappagalli potranno davvero influenzare il verdetto
Succede a Istanbul, ma potrebbe sembrare la trama di una sitcom brillante: due pappagalli domestici si trasformano, loro malgrado, in testimoni pennuti e contribuiscono a smascherare una presunta infedeltà coniugale. Protagonista involontario della vicenda è un uomo che, insospettito dalle frasi sempre più frequenti pronunciate dai suoi uccelli, ha finito per scoprire una scomoda verità: “Mio marito non è in casa, vieni”, ripetevano i volatili con una puntualità degna di una segreteria telefonica.
Non si sa con certezza se la voce imitata fosse quella della moglie, ma il contenuto del messaggio lasciava ben pochi dubbi. In breve tempo, il sospetto è diventato una certezza. E così, il tradimento è emerso non grazie a un investigatore privato, ma per colpa – o merito – di due pappagalli fin troppo loquaci.
La storia è diventata virale, anche grazie alle immagini che ritraggono i due testimoni a piume all’ingresso del tribunale di Istanbul, creando un mix irresistibile di cronaca rosa, curiosità giudiziaria e… zoologia forense.
I pappagalli e il diritto: tra comicità involontaria e riflessione sul valore delle prove animali
Per quanto possa sembrare assurdo, quella dei pappagalli testimoni non è una prima assoluta. In passato, altri casi giudiziari avevano già portato animali parlanti alla ribalta, anche in contesti ben più gravi, come indagini per omicidio. Tuttavia, l’idea che degli uccelli possano rappresentare una prova valida in tribunale solleva più di una perplessità.
Innanzitutto, c’è la questione della comprensione: un pappagallo ripete ciò che sente, non ciò che capisce. Di conseguenza, può benissimo pronunciare frasi sconnesse o decontestualizzate, senza alcuna cognizione del loro significato. In questo caso, ad esempio, i due volatili potrebbero aver appreso la frase “Mio marito non è in casa, vieni” ascoltandola ripetere più volte, ma questo non implica automaticamente l’esistenza di un’amante né un contesto adulterino. Potrebbero anche aver imparato la frase da una telenovela in sottofondo o da uno scherzo telefonico.
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Secondo quanto riportato dalla stampa locale, però, il marito non ha avuto dubbi e ha immediatamente avviato una causa di divorzio per adulterio, previsto dalla legge turca come motivo legittimo di separazione. E qui entra in scena il vero nodo della questione: quanto è affidabile una testimonianza riportata da un animale, per quanto ripetitiva e precisa possa sembrare?
Il precedente non garantisce attendibilità: i pappagalli restano… pappagalli
Per quanto affascinanti, le “testimonianze” degli animali non possono essere considerate alla stregua di quelle umane. Nonostante in alcuni ordinamenti esistano precedenti di animali “implicati” in casi giudiziari – soprattutto come strumenti indiretti per risalire a comportamenti umani – resta il fatto che un pappagallo non può essere sottoposto a controinterrogatorio, né può distinguere tra verità e menzogna.
Nel sistema legale turco, sarà ora il giudice a dover decidere se e quanto peso attribuire alle parole ripetute dagli uccelli. La loro presenza nel dibattito potrebbe essere vista più come una curiosità che come un elemento decisivo, ma intanto il caso ha già fatto discutere, diventando oggetto di analisi giuridiche e anche di ironie sui social.
Se il contributo dei due pappagalli sarà determinante ai fini della sentenza, resta da vedere. Ma una cosa è certa: mai sottovalutare chi ascolta in silenzio… e poi ripete tutto, anche se ha le ali.

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- https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/mio-marito-non-ce-vieni-pure-cosi-scopre-il-tradimento-della-moglie-grazie-ai-suoi-pappagalli/7500236/