L’80% dei lavoratori esposti potrebbe integrare l’IA nel proprio lavoro
- In Italia, circa il 57% dei dipendenti pubblici, ovvero 1,8 milioni di lavoratori, sarà fortemente esposto all’intelligenza artificiale, con il rischio che il 12% (218.000 persone) venga sostituito
- L’80% dei lavoratori esposti potrebbe integrare l’IA nel proprio lavoro, migliorando significativamente le loro attività, specialmente tra i ruoli di leadership e gestione se adeguatamente formati
- Le professioni meno specializzate e routinarie sono più a rischio di sostituzione dall’IA, mentre quelle altamente specializzate hanno un forte potenziale di collaborazione con la nuova tecnologia
- Un ulteriore 8% (154.000 dipendenti) si trova in una situazione ambigua tra potenziali sinergie con l’IA e rischio di sostituzione, comprendendo molte professioni del settore sanitario e diplomatico
- La rivoluzione dell’IA richiede una riconsiderazione dei ruoli e una riqualificazione per mitigare gli effetti negativi, soprattutto nelle strutture centrali della pubblica amministrazione, dove quasi la metà dei dipendenti è a rischio sostituzione
L’adozione dell’intelligenza artificiale sta avendo un impatto significativo sul settore pubblico in Italia, con circa il 57% dei dipendenti pubblici, pari a 1,8 milioni di lavoratori, che saranno fortemente esposti a questa nuova tecnologia. Tra questi, il 12%, ossia 218.000 persone, rischia di essere sostituito, come emerge dalla ricerca di Fpa “L’impatto dell’intelligenza artificiale sul pubblico impiego” presentata al Forum P.A. 2024.
La ricerca evidenzia che l’80% dei lavoratori altamente esposti potrebbe integrare l’IA nel proprio lavoro, ottenendo miglioramenti significativi. Circa 1,5 milioni di lavoratori con ruoli di leadership e gestione, come dirigenti scolastici, responsabili strategici e leader di progetti innovativi, potrebbero operare in modo complementare con le nuove tecnologie se adeguatamente formati e supportati da un’organizzazione abilitante.
Le professioni meno specializzate e routinarie sono più vulnerabili alla sostituzione
Tuttavia, il 12% dei dipendenti pubblici, pari a 218.000 persone, è a rischio sostituzione. Questi lavoratori svolgono compiti ripetitivi e prevedibili che potrebbero essere facilmente automatizzati dall’IA. Un ulteriore 8%, circa 154.000 dipendenti, tra cui molte professioni del settore sanitario e diplomatico, si trova in una zona ambigua tra potenziali sinergie e rischi di sostituzione. Le professioni altamente specializzate, come i ruoli direttivi e i professionisti, hanno un forte potenziale di collaborazione con l’IA.
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Al contrario, le professioni meno specializzate e routinarie sono più vulnerabili alla sostituzione, suggerendo la necessità di una riconsiderazione dei ruoli e di una riqualificazione per mitigare gli effetti negativi. La rivoluzione dell’IA rappresenta la ‘terza ondata’ di trasformazione per il settore pubblico negli ultimi 15 anni, dopo la spending review e la pandemia. Nelle strutture centrali della pubblica amministrazione, come ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici, quasi la metà dei dipendenti è a rischio sostituzione a causa dell’IA. Si tratta di oltre 92.000 persone su poco meno di 204.000 lavoratori, con il 47% del personale impattato dalla nuova tecnologia.

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- https://www.ansa.it/canale_tecnologia/notizie/tecnologia/2024/05/21/con-lia-218mila-dipendenti-pubblici-a-rischio_fe89bebd-10cc-4efe-bb93-ee8bffbc5564.html
- https://www.corriere.it/economia/lavoro/24_maggio_21/pubblica-amministrazione-l-intelligenza-artificiale-mette-a-rischio-il-posto-di-218-mila-lavoratori-92040675-22a8-43f9-9b08-9367987cfxlk.shtml
- https://www.forumpa.it/pa-digitale/ricerca-fpa-impatto-dellintelligenza-artificiale-sul-pubblico-impiego-il-57-dei-dipendenti-pubblici-e-altamente-esposto/