Perché rileggiamo i romanzi già letti?

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Perché rileggiamo i romanzi già letti?

| 21/11/2023
Fonte: Pixabay

Spesso piuttosto che avventurarsi con un nuovo libro torniamo a leggerne uno che già conosciamo. I motivi sono diversi

  • In mezzo a numerose novità editoriali piuttosto che cominciare la lettura di un nuovo libro spesso si preferisce tornare ad un vecchio romanzo
  • E’ più confortevole rifare una lettura che già sappiamo piacevole piuttosto che leggere un nuovo libro
  • Nella rilettura di un romanzo non si rivivono le stesse esperienze
  • Conoscendo già i personaggi e il finale non si ha più l’effetto sorpresa e saranno diverse anche le immagini mentali prodotte dal cervello durante la lettura
  • Rileggere un libro a diverse età può portare a scoperte e valutazioni differenti nella trama o nei personaggi

 

Ogni anno in nel mondo vengono pubblicati milioni di nuovi libri che attendono sugli scaffali delle librerie i potenziali lettori. Si ha l’imbarazzo della scelta sui titoli da acquistare e in molti hanno sul comodino pile di nuovi libri da leggere. Eppure, nel mare magnum delle novità editoriali, succede che si preferisca tornare alla rilettura di vecchi romanzi. Perché accade?

Un’esperienza piacevole

Spesso è più confortevole tornare ad una lettura che già sappiamo piacevole piuttosto che avventurarsi in una nuova di cui non conosciamo l’esito finale. Dopotutto, se sappiamo che rileggere un libro ci porterà a fare nuovamente un’esperienza gradevole, saremo invogliati a ripeterla anche più volte, fino a quando non ci annoiamo. Ma si vivono le stesse esperienze nella rilettura di un romanzo? La risposta è no, per una serie di motivi. Innanzitutto conoscendo già i personaggi e il finale non si ha più l’effetto sorpresa, e saranno diverse anche le immagini che il libro produce nella nostra mente.

Le immagini mentali

Quando leggiamo un libro per la prima volta il cervello produce una serie di immagini mentali. Il fenomeno è involontario e porta a riprodurre ad esempio il volto del protagonista, determinate scene descritte nel libro, situazioni particolarmente coinvolgenti. Per la maggior parte si tratta di immagini visive, ma si possono avere anche quelle uditive (un particolare tono di voce) olfattive o addirittura inerenti il gusto. Le parole del libro portano alla creazione di immagini mentali che a loro volta influenzano la lettura delle stesse parole quando le incontriamo successivamente. Così, durante lo sviluppo del romanzo, i nomi/parole e le immagini mentali che provocano evolvono in parallelo, influenzandosi a vicenda.

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Inoltre, rileggere un libro a età differenti comporta scoperte differenti: pagine in precedenza quasi ignorate diventano decisive, personaggi considerati secondari vengono rivalutati occupando anche il centro della scena. Di conseguenza, rileggere un libro può essere ogni volta un’esperienza completamente nuova.

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